VIAREGGIO. Fa discutere la versione di Mario Borghezio, europarlamentare della Lega Nord- contestato ieri in pineta – che con un comunicato all’Ansa ha sostenuto di essere stato aggredito con un lancio di pietre e bastoni. Una ricostruzione smentita dalla decina di giornalisti presenti, e da un autorevole funzionario di polizia che dicono di non avere visto scagliare una sola pietra nei confronti dell’europarlamentare.

Borghezio è arrivato intorno alle 13 al gazebo della Lega Nord allestito davanti al Trocadero per l’iniziativa a sostegno del candidato a sindaco del centrodestra Antonio Cima (non presente), e per raccogliere firme per mantenere nel codice penale il reato di clandestinità. L’europarlamentare del Carroccio ha salutato la ventina di sostenitori e dopo pochi minuti è stato caricato sull’auto blu dai due agenti della scorta, dopo che alcuni manifestanti fronteggiati dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa sono riusciti a lanciare due fumogeni (uno nero, l’altro rosso) e un frammento di ramo contro l’auto che è subito schizzata via lungo viale Capponi, diretta verso il Commissariato di Polizia.

Per i militanti leghisti e il centrodestra, comunque, i cinquanta antagonisti hanno “compiuto un gesto antidemocratico”. Lo stesso Borghezio, a caldo, ha parlato di “episodio grave che rappresenta una violazione del diritto della Lega Nord a fare campagna elettorale a Viareggio”.

Ieri in pineta, oltre ai militanti delle varie sigle dell’antagonismo versiliese, erano presenti anche il candidato al consiglio comunale di Sinistra ecologia e libertà, Geronimo Madrigali, e dopo circa un’ora dall’uscita di scena di Borghezio è arrivata anche Isaliana Lazzerini consigliera provinciale della Federazione della Sinistra (contestata da alcuni ragazzi del Cantiere sociale). Oggi, per molti altri – soprattutto su Facebook – quella di ieri è stata un’azione legittima contro un esponente politico che si è sempre distinto per le sue dichiarazioni e  i suoi gesti  intolleranti contro gli immigrati. Tanti ricordano come nel 99, Borghezio  e altri cinque “volontari verdi” salirono sul regionale Torino – Milano armati di spray disinfettante per “ripulirlo dalle puttane nigeriane”. I sei, trovarono due ragazze di colore e iniziarono a spruzzare il liquido sui finestrini, macchiando le ragazze e rischiando di prendere botte dagli altri passeggeri che rimasero esterrefatti.

Anche Sinistra critica, presente alla manifestazione di ieri, bolla le parole del leghista come “semplici  menzogne”. “Borghezio – dicono i militanti di Sinistra Critica – ci ha abituato a raccontare falsità e ad alternare atteggiamenti provocatori da squadrista a quelli di povera vittima”.

Una giornata vivace quella di ieri ma che non è degenerata in scontri o violenze grazie al buon senso dei manifestanti e alla professionalità delle forze dell’ordine. Il nutrito schieramento di uomini guidati dal dirigente del Commissariato di polizia di Viareggio, Rosaria Gallucci e dal capo della Squadra Mobile di Lucca, Virgilio Russo insieme al reparto Celere di Genova e ai carabinieri hanno evitato il contatto tra i ragazzi e Borghezio, nonostante le difficoltà nel controllare un luogo aperto come la pineta.

 

 

(Visitato 33 volte, 1 visite oggi)
TAG:
carabinieri contestazione mario borghezio pineta di ponente polizia

ultimo aggiornamento: 20-05-2013


AMMINISTRATIVE A VIAREGGIO, IL TACCUINO ELETTORALE DI MARTEDÌ 21 MAGGIO

CANTIERISTICA NAVALE, LEGA NORD: “IGNORATA LA COLONNA PORTANTE DI VIAREGGIO”